olivicoltura

La sfida epocale del GAL Eloro…

 

La sfida epocale del GAL Eloro alla guida del primo cluster transfrontaliero olivicolo siculo-tunisino

 

A capo del progetto CLUSTER SERVAGRI di cooperazione ENI CBC “Italia-Tunisia”, il GAL Eloro sperimenta un approccio evolutivo introducendo innovazione nel settore olivicolo come esempio utile all’intero bacino mediterraneo

 

L’Italia, per essere presente sui mercati internazionali dell’olio d’oliva, ha bisogno della Tunisia, perché il mercato italiano riesce a soddisfare la metà del fabbisogno nazionale d’olio; la Tunisia, pur vantando eccellenze, ha bisogno dell’Italia per migliorare il know-how nella produzione massiccia di qualità; la frammentazione del tessuto produttivo di entrambe le zone ostacola la crescita verso l’internazionalizzazione: esigenza comune è facilitare i processi di aggregazione delle imprese e di qualificazione dell’offerta.

Il GAL Eloro ha colto l’opportunità offerta dal Programma UE di Cooperazione Transfrontaliera ENI CBC “Italia-Tunisia” ed oggi è capofila del progetto “CLUSTER SERVAGRI – CLUSTER transfrontaliero a SERVizio del networking e della qualificazione delle filiere AGRIcole dell’olivicoltura” con un partenariato che comprende, in Sicilia, la Regione Siciliana–Dip. Agricoltura e l’Associazione Produttori Olivicoli; in Tunisia, l’Istituto Nazionale Agronomico di Tunisia, l’Istituto dell’Olivo di Sousse e l’Unione Tunisina Agricoltura e Pesca; oltre a sei partner associati provenienti da Italia, Tunisia, Francia e Grecia. I territori target sono le province siciliane di Catania, Ragusa, Siracusa e i governatorati tunisini di Kairouan, Monastir, Nabeul e Sousse.

L’obiettivo è ristrutturare la filiera olivicola transfrontaliera tramite il rafforzamento di un cluster economico dell’olio d’oliva convenzionale, biologico, tipizzato (DOP, IGP, Bio, ecc.) tracciabile e di qualità, al fine di adeguare produzione e offerta agli standard internazionali, grazie alla ricerca applicata per il miglioramento degli standard qualitativi; azioni di modernizzazione, innovazione e irrobustimento della filiera transfrontaliera; accordi di clustering per la commercializzazione di oli di qualità; azioni pilota di cooperazione inter-istituzionale per armonizzare gli standard normativi e la capitalizzazione del cluster. La creazione di legami transnazionali tra MPMI, professionisti, ricercatori, funzionari, enti pubblici, decisori e altri stakeholder, consentirà economie di scala e l’affermazione di un clustertransfrontaliero competitivo.

L’approccio evolutivo del precedente progetto SERVAGRI e del suo Osservatorio, realizzato nella scorsa edizione del Programma, consentirà di amplificare il processo di clustering transfrontaliero innovativo che garantisca piena tracciabilità, sicurezza e qualità degli oli, grazie al marchio “ombrello” comune già registrato nei due paesi.

A metà del percorso progettuale, le attività di ricerca sono in pieno sviluppo ed a breve si concluderanno quelle di potenziamento delle modalità di coltivazione, produzione, raccolta e trasformazione delle olive e stoccaggio degli oli, insieme allo studio sulla certificazione dei prodotti a “marchio ombrello” SERVAGRI e per l’applicazione e il controllo del marchio. Le azioni pilota e gli interventi dimostrativi di ristrutturazione, innovazione e rafforzamento hanno interessato la selezione dei produttori e frantoiani beneficiari nell’area transfrontaliera, il loro coinvolgimento nelle attività di monitoraggio, formazione sul marchio ombrello SERVAGRI e sulle procedure di tracciabilità (es. standard UNI EN ISO 22005), sulle tecniche di potatura e di degustazione degli oli. A breve si avvieranno le attività di matching tra imprese e la sottoscrizione di accordi di clustering transfrontaliero, ed imminente è l’insediamento dei tavoli istituzionali italo-tunisini volti a garantire un dialogo pubblico-privato costruttivo ed una “exit strategy” verso la sostenibilità futura da mettere in campo al termine del progetto.

Si tratta dunque di una rivoluzione nel settore adottata congiuntamente dagli stakeholder di entrambi i Paesi che possono agire sulla salubrità e qualità degli oli, sulla loro redditività per gli operatori e sulla salute delle famiglie, grazie alla collaborazione stabile avviata dai partner del progetto, in entrambe le linee, convenzionale e biologica o tipizzata.