Le attività

Le attività del progetto 

Le attività del progetto CLUSTER SERVAGRI sono suddivise in n° 6 Gruppi di Attività (GA).

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GA 1 : Gestione del progetto

Coordinatore del GA : GAL Eloro – BP
Partner di progetto coinvolti: PP1, PP2, PP3, PP4, PP5
Partner associati coinvolti: PA1, PA2, PA3, PA4, PA5, PA6

Attività :
1.1. Coordinamento generale e Unità locali di coordinamento del progetto
1.2. Gestione finanziaria del progetto e attività di monitoraggio finanziario
1.3. Segreteria generale del progetto e attività di monitoraggio fisico e autovalutazione
1.4. Verifica delle spese e audit, rapporti di audit e certificazione

La metodologia di coordinamento si basa sul CLLD – Community-Led Local Development (SLTP – Sviluppo Locale di Tipo Partecipativo), coinvolgendo tutte le parti interessate (PP e PA) nell’attuazione, l’integrazione trasversale di genere e l’applicazione dell’approccio LEADER, per l’integrazione imprenditoriale, settoriale e territoriale. Il coordinamento collaborativo e integrato tra tutti i partner si baserà sull’integrazione di strumenti di programmazione tecnico/finanziaria; sulla concentrazione delle risorse verso le priorità del progetto; e su un coordinamento basato sulla consultazione delle parti interessate. L’organizzazione vedrà un’unità di coordinamento per ciascun partner, guidata dal Beneficiario Principale, che assicurerà il flusso di comunicazione interna, i Comitati di Pilotaggio semestrali (CdP) ed i Comitati Tecnici trimestrali (CT).

Questo AG prevede la redazione di un Piano di Coordinamento, documento di base che definisce tutte le linee guida specifiche da seguire per le migliori procedure amministrative, finanziarie e di comunicazione richieste a livello del programma ENI CBC/IEV CT.

Viene inoltre definita l’attuazione di un Piano SEA&R (monitoraggio, valutazione, apprendimento e responsabilizzazione) che promuova un processo trasparente di monitoraggio e valutazione, un’effettiva responsabilizzazione ed appropriazione delle parti interessate, un’individuazione di strumenti, relazioni periodiche e di responsabilità, conformemente ai format ed ai presupposti dell’UE.

Il monitoraggio e la valutazione si basano su indicatori quantitativi e qualitativi riportati nel quadro logico; i valori targetmisureranno il raggiungimento dei risultati prefissati; saranno pianificati eventi cardine per condividere le lezioni apprese, ed offrire a tutte le parti interessate un processo di apprendimento che possa anche servire a ricavare delle soluzioni.

Viene messa in atto una Strategia di Gestione della Qualità e dei Rischi del progetto, progettata e condivisa con tutti i partner, come programma di gestione dei rischi il cui obiettivo è controllarli progressivamente, così che, prendendo in considerazione i rischi nel modello di attività del progetto, anche la sua sostenibilità ne sarà migliorata.

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GA 2 : Attività di comunicazione
Coordinatore del GA : IO-Sousse – PP2
Partner di progetto coinvolti: BP, PP1, PP3, PP4, PP5
Partner associati coinvolti: PA1, PA2, PA3, PA4, PA5, PA6

Attività:
2.1. Comunicazione generale e Relazioni di comunicazione di progetto
2.2. Riunione di lancio del progetto (KoM) e riunione di chiusura del progetto (FM) con verbali di entrambe le riunioni di lancio e di chiusura
2.3. Strumenti di promozione e diffusione
2.4. Social media e e-communication

Un responsabile generale della comunicazione si dedicherà al coordinamento generale delle attività correlate. Sarà assicurato un flusso continuo di comunicazione interna/esterna e messa in atto una attività continua di animazione della partnership sulle modalità di comunicazione del progetto. Un Piano di Comunicazione sarà condiviso tra i partner per dare al progetto un’identità visiva e garantire coerenza tra strategia di comunicazione, esigenze, obiettivi, azioni, risultati e realizzazioni, contribuendo così ai flussi di comunicazione interni ed esterni, agli strumenti di comunicazione, promozione e diffusione mirati, ai canali e ai media, al pubblico e ai beneficiari target, al volume e al calendario della comunicazione. Attività specifiche riguarderanno lo sviluppo di strategie di comunicazione e promozione di cluster, promuovendo una maggiore consapevolezza degli obiettivi, dei principi e dei risultati del clustering e della valorizzazione dei suoi prodotti.

Un Piano di Capitalizzazione con l’exit strategy riunirà i risultati del progetto, identificando e condividendo le conoscenze, nonché sensibilizzando al fine di generare nuove conoscenze e supportando politiche e piani futuri.

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GA 3 : Ricerca e rafforzamento delle azioni di sistema
Coordinatore del GA: INAT – PP1
Partner di progetto coinvolti: BP, PP2, PP3, PP4, PP5
Partner associati coinvolti: PA1, PA3, PA4, PA5, PA6

Attività:
3.1. Potenziamento analisi/studio su coltivazione/produzione/raccolta/trasformazione/stoccaggio degli oli, sulla base dei risultati SERVAGRI
3.2. Studio sulla certificazione dei prodotti con il “marchio ombrello” SERVAGRI e l’applicazione e controllo del marchio di qualità SERVAGRI
3.3. Analisi e studio degli scambi commerciali di oli sfusi e imbottigliati tra Italia e Tunisia e verso i rispettivi mercati esteri di riferimento
3.4. Studio per la realizzazione di prototipi di certificazione EMAS e UNI EN ISO 22005.

È necessario avviare una fase conoscitiva per capire le esigenze dei consumatori, appartenenti ai mercati esterni destinati all’export delle produzioni olearie, intervenendo in tutta la filiera produttiva, a partire dagli appezzamenti coltivati a ulivo individuandone le varietà, fino ai frantoi per visionare tutte le attività per la trasformazione, al fine di verificare la qualità delle olive avviate alla trasformazione nonché le proprietà chimiche e organolettiche degli oli prodotti. A tal fine, è necessario identificare delle realtà di coltivazione (uliveti di produzione, raccolta, condizionamento, trasporto) e di molitura delle olive (frantoi) di una certa dimensione, dove poter sviluppare:

– Potenziamento delle analisi e dello studio delle modalità di coltivazione, produzione, raccolta e trasformazione delle olive e stoccaggio degli oli in Italia e in Tunisia, a partire dai risultati della ricerca SERVAGRI già in larga misura consolidati; con un’indagine conoscitiva per l’identificazione dei protocolli di lavorazione delle olive, stoccaggio ed imbottigliamento degli oli, compresa l’applicazione di tecniche innovative per migliorare le caratteristiche organolettiche e i metodi di conservazione; nonché per l’identificazione di procedure per un protocollo per la coltivazione di ulivi e per la produzione di olio convenzionale sicuro e tracciabile, da commercializzare sfuso e imbottigliato; oltre a beneficiare di un marchio biologico e / o di una denominazione protetta (DOP e IGP in Italia, AOC in Tunisia), da commercializzare in bottiglia, rafforzando i risultati della ricerca SERVAGRI

– Studio sulla certificazione dei prodotti per le produzioni ottenute con il “marchio ombrello” SERVAGRI e per l’applicazione e il controllo del marchio di qualità SERVAGRI in oli convenzionali salubri e tracciabili, in quelli biologici e / o a denominazione protetta (DOP , IGP, AOC); con un’indagine conoscitiva su qualità, sicurezza e salubrità dei processi di oleificazione, delle tecniche di raccolta, trasporto, molitura delle olive e trattamento / confezionamento / conservazione di oli sfusi e imbottigliati, fino a la vendita finale al consumatore e finalizzata anche all’individuazione delle procedure di rintracciabilità sottoposte ad un protocollo attraverso un sistema consolidato in Europa, immediatamente riproducibile su una piattaforma Web e identificabile tramite codice QR

– Analisi e rappresentazione della filiera olivicola in relazione al flusso commerciale dalla Tunisia all’Italia e viceversa, e da entrambi i paesi ai rispettivi mercati esteri di riferimento, specificandone le fasi di produzione, trasformazione, fino alla vendita finale e descrivendone tutte le criticità in termini di: sicurezza alimentare, qualità organolettica degli oli; modalità e tecnica di trasformazione e conservazione delle olive prima della molitura e degli oli nella fase di conservazione; efficienza della struttura logistica; aspetti doganali; commercializzazione; con uno studio di mercato sullo scambio commerciale di oli convenzionali e tipizzati sfusi e imbottigliati tra Italia e Tunisia, identificati per quantità, qualità, tipologia, ecc. e valutazione dell’uso della piattaforma commerciale transfrontaliera creata in relazione all’esportazione verso Paesi terzi, sia europei che mediterranei (Maghreb: Algeria, Marocco; Mashreq: Egitto, Giordania, Libano), sia esterni alla zona euro -mediterranea, del paniere di offerta congiunta di oli certificati; con la descrizione e la registrazione delle principali differenze esistenti tra i diversi modelli e le opportune azioni correttive per consentire un maggiore incremento dell’import-export in termini quali/quantitativi
– Studio per la realizzazione di prototipi di certificazione UNI EN ISO 22005 nella zona transfrontaliera.

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GA 4: Azioni di ristrutturazione, innovazione, rafforzamento del settore oleicolo della zona transfrontaliera SVILUPPO DI RETI DI MICRO-IMPRESE
Coordinatore del GA: APO – PP4
Partner di progetto coinvolti: BP, PP1, PP2, PP3, PP5
Partner associati coinvolti: PA1, PA3, PA4, PA5, PA6

Attività:
4.1. Azione pilota per l’applicazione e il controllo del “marchio ombrello” di qualità SERVAGRI
4.2. Azione pilota per la realizzazione di prototipi di certificazione (IGP, AOP, AOC, BIO, EMAS, EN ISO 22005) nella zona transfrontaliera (ZT)
4.3. Interventi dimostrativi, di formazione innovativa sul campo e scambio di know-how
4.4. Interventi di applicazione di procedure innovative

In questo Gruppo di Attività (GA) saranno attuate azioni di ristrutturazione, innovazione e rafforzamento nel settore oleicolo nell’area transfrontaliera per la qualità, la tracciabilità e la sicurezza degli oli, sia biologici che convenzionali:

– Azione pilota per l’applicazione e il controllo del “marchio ombrello” di qualità SERVAGRI sia negli oli convenzionali salubri e tracciabili; sia sugli oli biologici e/o che beneficiano di una denominazione protetta (DOP e IGP in Italia, AOC in Tunisia): confronto e scambio di know-how, grazie ad azioni formative “on-the-job” o “learning-by-doing” trasversalmente rivolte ad imprenditori, operatori, tecnici, professionisti, funzionari pubblici della filiera olivicola nella zona transfrontaliera; con un interscambio di competenze sull’applicazione dei protocolli di trattamento delle olive e sull’imbottigliamento degli oli, prevedendo l’utilizzo di tecniche innovative

– Interventi dimostrativi, di formazione sul campo e di scambio di know-how trasversalmente rivolti ad imprenditori, operatori, tecnici, professionisti, funzionari della filiera olivicola su qualità, sicurezza e salubrità dei processi di oleificazione, delle tecniche di raccolta, trasporto, molitura delle olive e del trattamento/confezionamento/conservazione degli oli sfusi e imbottigliati, fino alla vendita al consumatore finale con l’applicazione delle procedure innovative di trattamento degli ulivi, di produzione-raccolta-trasformazione delle olive in Italia ed in Tunisia per la produzione di olio convenzionale salubre, tracciabile e biologico, da commercializzare sia sfuso che imbottigliato; e di olio tipizzato (DOP, AOC, IGP, biologico, ecc.) da commercializzare in bottiglia; la sperimentazione della certificazione di prodotto per le produzioni ottenute con il “marchio ombrello” di qualità SERVAGRI e delle procedure innovative di tracciabilità soggette al protocollo SERVAGRI attraverso un sistema di registrazione consolidato in Europa, immediatamente riproducibile su una piattaforma web e identificabile attraverso un codice QR

– Azione pilota per la realizzazione di prototipi di certificazione di filiera ISO 22005 nella zona transfrontaliera: confronto e scambio di know-how, grazie ad azioni formative “on-the-job” o “learning-by-doing” trasversalmente rivolte ad imprenditori, operatori, tecnici, professionisti, funzionari pubblici della filiera olivicola, sulle modalità operative tra:

> olivicoltori italiani, che si adeguano ai Regolamenti UE, nonché alla identificazione documentata relativamente ai flussi materiali, agli operatori di filiera, così come alle certificazioni di filiera (Norma EN ISO 22005); e

> olivicoltori extra europei dell’area tunisina individuata

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GA 5: Realizzazione di accordi di cooperazione e networking delle MPMI d’eccellenza della zona transfrontaliera
Coordinatore del GA: AAGR – PP3
Partner di progetto coinvolti: BP, PP1, PP2, PP4, PP5
Partner associati coinvolti: PA1, PA3, PA4, PA5, PA6

Attività:
5.1. Scambio di competenze transfrontaliere
5.2. Azioni di sottoscrizione di protocolli di clustering transfrontaliero “olio convenzionale”
5.3. Azioni di sottoscrizione di protocolli di clustering transfrontaliero “olio tipizzato”
5.4. Azioni di sottoscrizione di protocolli di certificazione EMAS e alla filiera UNI EN ISO 22005
5.5. Campagna di sensibilizzazione e divulgazione per la sottoscrizione dei protocolli SERVAGRI

Il GA5 mira alla realizzazione di accordi di cooperazione e di messa in rete delle MPMI di eccellenza nell’area transfrontaliera finalizzato al clustering transfrontaliero e alla commercializzazione di oli di qualità, sicuri e tracciabili, sia sfusi che in bottiglia:

– Scambio di competenze transfrontaliere e seminari informativi/formativi, pubblicazioni scientifiche sulle tecniche e procedure innovative per il miglior mantenimento della filiera, sia per gli oli tipizzati (DOP, AOC, IGP, Bio, ecc.), sia per gli oli convenzionali salubri e tracciabili su piattaforma TIC

– Azioni di sottoscrizione dei protocolli di clustering transfrontaliero che introducono procedure innovative e prevedono l’applicazione di tecniche innovative di trattamento di ulivi ed olive, di produzione-raccolta-trasformazione, confezionamento/imbottigliamento degli oli per la produzione di olio convenzionale salubre e tracciabile con il “marchio ombrello” SERVAGRI e utilizzando procedure innovative di tracciabilità soggette al protocollo attraverso un sistema di registrazione consolidato in Europa, immediatamente riproducibile su una piattaforma Web e identificabile tramite un codice QR, da commercializzare sia sfuso che imbottigliato

– Azioni di sottoscrizione dei protocolli di clustering transfrontaliero che introducono procedure innovative e prevedono l’applicazione di tecniche innovative di trattamento di ulivi ed olive, di produzione-raccolta-trasformazione, confezionamento/imbottigliamento degli oli per la produzione di olio tipizzato (DOP, AOC, IGP, Bio, etc.) con il “marchio ombrello” SERVAGRI e utilizzando procedure innovative di tracciabilità soggette al protocollo attraverso un sistema di registrazione consolidato in Europa, immediatamente riproducibile su una piattaforma Web e identificabile tramite un codice QR, da commercializzare imbottigliato

– Azioni di sottoscrizione dei protocolli di certificazione di filiera EN ISO 22005 nel cluster olivicolo della zona transfrontaliera

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GA 6: Cooperazione inter-istituzionale
Coordinatore dell’AG : UTAP – PP5
Partner di progetto coinvolti: BP, PP1, PP2, PP3, PP4
Partner associati coinvolti: PA1, PA2, PA3, PA4, PA5, PA6

Attività:
6.1. Comitato delle Politiche e delle Riforme Comuni
6.2. Comitato per la Capitalizzazione, Cooperazione Stabile e Trasferimento dell’Innovazione
6.3. Attività di Advocacy, Eventi di capitalizzazione e Conferenza Euro-Mediterranea

Questo Gruppo di Attività (GA) mira alla definizione ed armonizzazione degli standard normativi e regolamentari congiunti della piattaforma logistica commerciale (standard normativi / regolamenti comuni per: trasporto, sdoganamento, stoccaggio, immagazzinamento, distribuzione e vendita degli oli di qualità, sicuri e tracciabili, sia sfusi che imbottigliati) e la capitalizzazione del cluster oleicolo transfrontaliero.

 

– COMITATO PER LE POLITICHE E LE RIFORME COMUNI (CPRC):

> fornisce suggerimenti per politiche comuni e riforme strutturali nell’area transfrontaliera riguardanti i nuovi servizi e prodotti, nonché il clustering regionale e transfrontaliero attraverso misure appropriate, incoraggiate dalle autorità locali e regionali verso organizzazioni che addestrano gli animatori e i responsabili di consorzi giovanili / femminili, organizzazioni e imprese

> stabilisce alleanze e partnership strategiche che influenzano il processo decisionale e collocano i cluster agroalimentari sicuri e di qualità al centro dell’agenda di sviluppo comune, impegnandosi formalmente (ad esempio attraverso carte, protocolli, memorandum di intesa) in schemi di clustering per favorire il networking di olivicoltori, operatori della filiera olivicola, giovani e donne, dalla produzione alla commercializzazione

> promuove riforme politiche e attua strumenti strutturali e partenariati pubblico-privati che consentano una stabile costituzione del cluster transfrontaliero e la diffusione del modello, insieme al panel comune di prodotti e servizi;

> realizza e vara un piano d’azione di cooperazione inter-istituzionale per la definizione ed armonizzazione degli standard normativi e di regolamentazione congiunta della piattaforma logistica commerciale (standard di trasporto, sdoganamento, stoccaggio, immagazzinamento, distribuzione e vendita).

– COMITATO DI CAPITALIZZAZIONE, COOPERAZIONE STABILE E TRASFERIMENTO DELL’INNOVAZIONE (CCSTI):

> capitalizza le attività dei cluster esistenti e dei progetti e migliori pratiche dell’UE di rilevanza macroregionale (UE e MED)

> crea sinergie tra i progetti UE esistenti e il presente progetto

> realizza scambi tra enti pubblici e privati (ai livelli nazionale, regionale e locale) coinvolti in azioni e reti di clusteringrelativi a servizi e prodotti innovativi, schemi di imprenditorialità, cluster strategici, tracciabilità e sicurezza alimentare, marchi di qualità e innovazione sociale

> crea un dialogo strutturato attraverso tavoli di lavoro comuni e coordinati tra autorità nazionali, regionali e locali e soggetti privati / attori socioeconomici nella zona transfrontaliera interessata

> fornisce supporto alla raccolta di fondi (fund raising) e al finanziamento diretto per progetti di start-up innovative e offre sostegno guidandoli verso istituzioni finanziarie, se necessario;

> realizza un prototipo di filiera certificata (certificazione di filiera ISO 22005) dei prodotti olivicoli interscambiati, ivi compresa la creazione di una piattaforma logistica-commerciale per il trasporto, lo sdoganamento, lo stoccaggio, l’immagazzinamento, la distribuzione e la vendita dei prodotti olivicoli

> aggiorna ed armonizza in maniera stabile e continuativa gli standard normativi e di regolamentazione congiunta della piattaforma logistica commerciale (standard di trasporto, sdoganamento, stoccaggio, immagazzinamento, distribuzione e vendita)

> favorisce il rafforzamento e la sostenibilità degli accordi di cooperazione stipulati nel settore olivicolo della zona transfrontaliera finalizzati alla commercializzazione degli oli di qualità, sicuri e tracciabili, sia sfusi che imbottigliati.